Giornata Mondiale dell’orso polare

L’orso polare o orso bianco (Ursus maritimus Phipps, 1774) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia Ursidae.

È una specie che vive attorno al Polo Nord ed il suo habitat è compreso in 6 nazioni: Canada, USA (Alaska), Russia, Groenlandia, Norvegia (Svalbard), Islanda. La sua popolazione attuale è stimata intorno alle 20-25.000 unità, di cui il 60% in Canada, che sulla sua moneta da 2 dollari ha disegnato un orso polare.

L’orso polare è il più grande carnivoro di terraferma esistente sul nostro pianeta insieme all’orso kodiak. I maschi adulti pesano, infatti, dai 350 ai 700 kg e misurano dai 2,4 ai 3 metri di lunghezza. Le femmine sono grandi circa la metà dei maschi, con un peso massimo di 250 kg e una lunghezza di 130 cm, ma in gravidanza possono arrivare a pesare fino a 500 kg.

I cuccioli sono generalmente due e nascono dopo circa due mesi di gestazione. Pesano appena 600 grammi e lo svezzamento dura all’incirca 2/3 anni, già dai 5 mesi, però, mangiano cibi solidi.  

La specie vive circa 25-30 anni e nonostante la mole, è in grado di correre a quasi 50 km/h per brevi tratti.

L’orso polare viene chiamato anche orso bianco per il colore della sua pelliccia, la quale, diversamente da altri mammiferi dell’Artide, in estate non diventa più scura. I peli, infatti, non sono pigmentati di bianco, ma cavi e non pigmentati.

La loro pelliccia permette agli orsi polari di isolarsi molto efficacemente dal freddo, ma anche di surriscaldarsi a temperature sopra i 10 °C. Il loro isolamento è così efficace che, se osservati con una videocamera a raggi infrarossi, sono a malapena visibili. Soltanto le zampe e il muso emanano un calore percepibile.

Abbiamo detto sopra che è un animale carnivoro predatore. L’orso mangia principalmente foche, di cui, se non particolarmente affamato mangia solo visceri e grasso, lasciando il resto a piccoli animali come volpi e corvi.

Nonostante sia in prevalenza un predatore, l’orso polare si nutre anche di: uova, alghe, pezzi di legno, rifiuti provenienti dalle baleniere e talvolta carcasse dei propri simili. In generale la sua dieta comprende anche: cetacei, molluschi, trichechi, pesci, uccelli di mare, volpi, renne. In particolare, in Alaska, come l’orso bruno, caccia i salmoni.

ColMare

Bibliografia

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Peacock, E., Derocher, A. E., Thiemann, G. W., & Stirling, I. (2011). Conservation and management of Canada’s polar bears (Ursus maritimus) in a changing Arctic. Canadian Journal of Zoology89(5), 371-385.

Stirling, I., Andriashek, D., & Calvert, W. (1993). Habitat preferences of polar bears in the western Canadian Arctic in late winter and spring. Polar Record29(168), 13-24.

Thiemann, G. W., Iverson, S. J., & Stirling, I. (2008). Polar bear diets and arctic marine food webs: insights from fatty acid analysis. Ecological Monographs78(4), 591-613.